Un altro olio che si propone come una delikatessen alimentare è quello di nocciole. Molto popolare nella cucina francese, dall'inizio del 2007 viene prodotto anche in piemonte(in particolare nel Monferrato) a partire dalle nocciole della cultivar Tonda gentile delle Langhe spremute a freddo. La peculariatà di questo olio sta proprio nella lavorazione, come spiega Silvia Sannazzaro di Sama, l'azienda che produce il Noccio Olio: "Per la priima volta viene eseguita a freddo (ossia a temperatura ambiente), senza aggiunta di acqua e additivi, e impiegando solo nocciole, tostate o al naturale, e lavorandole meccanicamente. Una lavorazione differenteda quella diffusa in Francia, dove l'olio di nocciola è molto apprezzato". I punti di forza di quest'olio sono il profumo intenso e il gusto particolare, che lo rendono molto versatile in cucina, poichè si sposa con molti piatti, dal pesce alla pasticceria.
Olio da spalmare
Noccio Olio viene distribuito nelle erboristerie, nei corner delle farmacie, in alcuni ristoranti, agriturismo, enogastronomie e supermercati, soprattutto dell'area piemontese, ma sta riscuotendo l'interesse anche di mercati esteri (come gli Usa e gli Emirati Arabi) interessati alle specialità italiane di nicchia.
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Olio nuova frontiera della corilicoltura? Ne sono convinti Romeo
Sannazzaro e Massimo Boccia che nel loro laboratorio hanno
r
ealizzato il primo, e finora unico in Italia, esempio di olio di
nocciola spremuto a freddo. E’ ricavato dal 100% di nocciola tonda
gentile delle Langhe coltivata in Monferrato, un progetto che vede
il sostegno dell’Università di Torino, di Provincia, Comune di Asti
e Refrancore, Coldiretti. La peculiarità di questo olio tutto
monferrino sta proprio nella lavorazione. Spiega Massimo Boccia, 42 anni: «Per la prima volta
viene eseguita a freddo impiegando solo nocciole, tostate o al
naturale. Una lavorazione differente da quella diffusa in Francia
dove l’olio di nocciola è molto apprezzato». L’idea, in realtà, trae
ispirazione dalla tradizione contadina di metà Novecento, quando la
guerra rendeva inaccessibile l’olio d’oliva. 
